Le TINY HOUSE in Italia

 

Le Tiny house uniscono diverse realtà. Il blog americano TinyHouse.com mi ha proposto di scrivere un articolo per parlare della “situazione tiny house in Italia”. Ho riassunto la mia esperienza di questi anni e sono felicissima di aver avuto questa opportunità di trasmettere il mio messaggio oltre oceano. La tecnologia ci permette di essere ovunque senza muoversi da casa, questo aspetto è importantissimo.

Gli italiani sono pronti ad abbracciare la filosofia delle micro case?

Leggi questo racconto e fammi sapere se anche tu vuoi entrare a far parte del “tiny house world” (il mondo delle micro case).

 

Quando si è iniziato a parlare di Tiny House in Italia?

La scoperta di questo mondo è avvenuta grazie al programma televisivo "Tiny House Nation", conosciuto come “Tiny House: piccole case per vivere in grande”, inserito nella programmazione televisiva italiana intorno al 2015. Nel frattempo il Movimento delle Tiny House si è sviluppato in tutto il mondo; tuttavia, le minuscole case sono diventate popolari in Italia solo nel 2016/2017.

Mi chiamo Giulia Fasoli e sono un architetto. L'avvicinamento al "Tiny House World", nel mio caso, è iniziato con la tesi di laurea magistrale in Architettura nel 2016, insieme alla mia amica e coinquilina (e collega) Francesca Adami.

Decidemmo di progettare una Tiny House come progetto di tesi di laurea magistrale.

Studiando il concetto di casa, la scelta di una vita nomade o permanente, come è nato il movimento in America e come si è sviluppato in Europa, abbiamo elaborato un documento scritto e un progetto architettonico.

Nacque P.A.N.G.E.A. TINY HOUSE, l’acronimo di Piccola Abitazione Nomade Guscio Eco Ambientale, una micro casa su ruote, per 2 persone, ad alta efficienza energetica e con tutti i comfort di una casa “standard” in soli 20 mq.

Abbiamo voluto enfatizzare l’aspetto off-grid (termine che indica quelle abitazioni ad alta efficienza energetica che non hanno bisogno di essere allacciati alla rete pubblica) e sostenibile di queste case.

In un mondo in continua evoluzione, ridurre l’inquinamento e impattare meno sul territorio è un’urgenza.

Abbiamo presentato le nostre idee a professori e colleghi e poi, attraverso un blog (pangeaalloggiodinamico) creato nel 2017, abbiamo iniziato a parlare di micro case agli italiani.

Era importante evidenziare le caratteristiche di una micro casa per promuovere il ridimensionamento, cambiare il nostro approccio e provare un nuovo stile di vita.


Per promuovere P.A.N.G.E.A. con produttori locali ed europei, abbiamo iniziato a partecipare alla mostra di caravan presentando le minuscole case che erano ancora per lo più sconosciute.

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Ma un'altra mia passione sono sempre stati camper e furgonati (van), motivo per cui conoscevo già alcune soluzioni per le "case mobili".

Il passaggio alle Tiny House fu facile e divennero subito una grande passione.

Nello stesso periodo entrammo in contatto con il movimento tedesco delle tiny house, con il gruppo “Tiny House University” di Berlino.

Durante alcuni eventi a Milano e Roma, abbiamo incontrato persone che stavano costruendo la loro tiny house e altre donne che avevano realizzato tesi di laurea in design con un progetto di micro case: un gruppo giovane e creativo con tante idee e propositi originali per tiny house.

Micro case pensate per vivere in libertà, single o in coppia, o anche come soluzione per emergenze abitative in caso di calamità naturali.

Nel 2018 il tema delle Tiny Houses era stato discusso in varie fiere ed eventi nel centro-nord del Paese.

In queste occasioni ho raccolto i contatti dei fan del movimento tiny house e, con tutti i colleghi, abbiamo deciso di creare un gruppo di lavoro per il "tiny house movement" italiano.

In questo gruppo le diverse esperienze di architetti, designer, ingegneri e privati ​​cittadini, oltre al contributo di falegnami e aziende, hanno generato molti spunti di riflessione.

Ha aperto il dibattito per questo settore nel nostro Paese.

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C’è da fare una precisazione, le abitazioni medie italiana è di circa 100 mq, la crisi ha portato molte famiglie a dover scegliere case di dimensioni ridotte.

Gli edifici di nuova costruzione spesso comprendono appartamenti di 30, 40, 50 e 60 mq dimensioni che per la media americana sono considerate “small houses” (piccole case, in inglese “small” si intende come piccolo, “tiny” letteralmente sarebbe piccolissimo).

La differenza tra questi appartamenti e le Tiny House è nell’uso ottimizzato dello spazio e nella possibilità di muoversi con la propria casa.


Essendo un architetto sono rimasta affascinata dalla progettazione dei micro spazi, l’uso di materiali naturali e di riciclo.

Per questo dallo scorso anno, il 2019, con un gruppo ristretto di persone che coordino stiamo strutturando le linee guida del movimento italiano delle tiny house.

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Sui miei canali social promuovo le tiny house e spiego come si possono realizzare, per far ciò sono in contatto con falegnami e costruttori perché credo fermamente che le tiny house sono una grande opportunità, e che vada colta.

Per ora alcune soluzioni di micro case si possono vedere in campeggi o villaggi turistici, dove sono presenti tre case o baite.

Tuttavia gli affitti sono spesso molto alti, quindi coloro che possono permettersi questa esperienza sono solo persone benestanti.


L'obiettivo della nostra associazione nascente “Living Tiny Italia è diffondere il movimento delle tiny house, renderle più accessibili e far crescere la comunità.


Non vedo l'ora di vedere minuscoli villaggi di case, e forse di organizzare fiere come quelle che ho visto negli Stati Uniti ..


Forse dovrò andare lì per prendere ispirazione e poi invitare i produttori americani a venire in Europa?


Secondo me le Tiny Houses hanno unito il mondo, e sarebbe bello creare una rete mondiale di collaborazione per scambiare esperienze, con in mente la filosofia "una piccola casa è un grande sogno".


Realizzare una di queste case in Italia è economico ma non da permettere a tutti i giovani di realizzare la propria casa, soprattutto perché bisogna sempre affidarsi ad un costruttore e a parte negli interni per le normative italiane non si possono auto-costruire.

Come progettista sto semplificando il più possibile i progetti per far in modo che siano più accessibili e sto studiando le leggi per fare in modo che le tiny house siano legali e si possa vivere dentro ad esse.

A nostro avviso, i PUNTI FONDAMENTALI di una piccola casa sono senza dubbio:

  • Sostenibilità: materiali naturali o riciclati, energie rinnovabili da utilizzare.


  • Accessibilità economica: per tutti, giovani o anziani, di qualsiasi classe sociale.


  • Mobilità avanzata: per muoverti con la tua casa, così da vivere libero, rispettando i luoghi in cui ti fermi e le loro regole.


  • Autonomia energetica: per vivere off-grid, immerso nella natura o in città, per essere a impatto zero. 


  • Facilità di costruzione: collaborare con falegnami per costruire una casetta personale e originale, e avere la possibilità di decorare personalmente la propria casa.

Credo che scegliere una vita minimalista e rispettosa dell'ambiente possa fare bene al nostro pianeta.

È triste pensare che le persone in tutto il mondo sono unite solo dalle disgrazie, come la terribile pandemia di Covid19.


Credo che il mondo delle tiny houses, anche se su piccola scala, possa riunire persone sotto un unico desiderio, essere felici e avere una vita semplice e tranquilla.

Se vuoi entrare a far parte anche tu di questo piccolo grande mondo, ed iniziare a fare la differenza, in Italia SCRIVIMI!

Lascia un commento o inviami un’email a info@giuliafasoli.com

Grazie di avermi letto,

alla prossima,

Giulia