Le DIMENSIONI contano… da CASA a Tiny House!

Possiamo percepire i metri quadri? Percepire un’unità di misura? Tranquilla/o la quarantena non mi ha fatto impazzire. Mi spiego meglio…

Lo spazio è un’entità astratta, ogni volta che ci muoviamo lo attraversiamo, il semplice atto di stare seduti su una sedia vuol dire occupare dello spazio. Ma quando parliamo dello spazio di un’abitazione spesso capire quanto è o di quanto realmente ne abbiamo bisogno è un’impresa ardua. Come posso capire praticamente quanto è un “metro quadro” quella famosa “m” con un "2” per apice.

Non è così semplice capire realmente le dimensioni di una casa.

Sicuramente ti sarà capitato di visitare un appartamento, guardare un annuncio immobiliare, e leggere la dimensione espressa in metri quadri.

Piccola precisazione, cos’è un METRO QUADRO? “è un'unità di misura della superficie ed è, per definizione, l'area racchiusa da un quadrato avente i lati lunghi un metro”

metro-quadro.png

Ottimo, interessante definizione tecnica che mi hanno già spiegato alle scuole elementari, ma “quindi come lo percepisco lo spazio?”.

Voglio farti un esempio, con la storia del distanziamento sociale, di stare ad un metro (1 m) gli uni dagli altri, se ci pensi, ci stanno dando un modo per percepire lo spazio.

Stando in piedi con il braccio dritto all’altezza delle spalle, di fronte a te, la distanza tra il corpo e la punta delle dita è di circa 60/70 cm (per una persona di 1,70 metri di altezza).

Servono circa altri 40 centimetri davanti a noi per stare al famoso 1 metro di distanza. Perciò se tieni in mano un raccoglitore di fogli o una cartellina di cartone, nel lato della lunghezza ecco che avete raggiunto un metro.

Hai notato quanto è strano parlare con una persona a un metro di distanza? Questa sensazione è esattamente quello che intendo per percepire lo spazio. Quando dai tutto per scontato non ti rendi conto di quanto anche un solo metro faccia la differenza.


Il vuoto tra due persone è lo spazio, e si percepisce molto in questo particolare periodo storico.

In un ambiente chiuso, queste distanze si notano ancora di più, le corsie dei supermercati sembrano diventate strettissime eppure prima erano più che ampie. Ma torniamo a parlare di casa.

Il tuo appartamento è di 50, 60, 70 metri quadri? Ora che lo vivi tutto il giorno, tutti i giorni, ti sei accorta/o dello spazio o vedi solo piccole stanze confusionarie?

Pensa a quando hai visitato per la prima volta il tuo appartamento con l’agente immobiliare che ti parlava di metri quadri, dell’esposizione etc etc... 

Lo sai che per legge le camere doppie sono di 12/14 mq (metri quadri) mentre quelle singole sono di 9 mq?

Ti sei mai chiesta/o perché in quella stanza ho una porta finestra invece di una finestra ad anta singola?

tab 1.JPG

Forse hai molti altri dubbi o semplici curiosità che sarebbero utili per visualizzare meglio gli ambienti in cui vivi.

Per comprendere meglio le nostre case è necessaria una premessa.

Dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo per scoprire che esiste un certo “standard”.

In edilizia ci sono dei minimi di legge da rispettare, per tutte le categorie, per quanto riguarda il residenziale ci si rifà al Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975.

In questo decreto vengono indicati le SUPERFICI MINIME per ogni ambiente della casa. Per avere degli ambienti salubri inoltre va rispettata un altezza minima anche essa in base alle stanze in cui stiamo.


Guardiamo queste dimensioni, vi sembrano familiari?


Sicuramente avrete misurato le pareti di una stanza per comprare quel bel divano comodo, o per rinnovare la cucina sfruttando al meglio ogni centimetro.

Nelle abitazioni moderne spesso si riduce la zona giorno in un unico ambiente per ridurre gli spazi e creare più appartamenti. L’importante è che ci sia almeno una stanza di 14 mq.

tab 2.JPG

Questo fattore insieme alle ALTEZZE MINIME permette di avere degli ambienti salubri.

 

È molto importante far entrare la luce del sole, quindi sfruttare l’illuminazione naturale di giorno e far circolare l’aria all’interno delle stanze, per avere un giusto ricambio, per questo un criterio importantissimo, che un progettista deve tenere da conto, è la superficie aeroilluminante.


Una semplice formula permette di capire se le superfici vetrate della casa permettono il giusto apporto di luce naturale, indispensabile per la vita.


Potreste misurare l’area del vostro salone e la dimensione degli infissi in quella stanza per vedere se questo criterio è stato rispettato.

Provate a fare questo semplice calcolo e vedere se risulta maggiore di un ottavo, come da tabella (qui sotto), in tal caso vorrà dire che i progettisti fecero un buon lavoro, lasciatemi un commento con i risultati!

tab 3.JPG



I monolocali, case in cui tutti gli ambienti sono in un’unica stanza (bagno escluso) non possono scendere sotto una determinata metratura, riferendoci sempre alla classica edilizia residenziale. Infatti per una persona si calcolano minimo circa 28 mq, mentre se le persone sono due l’abitazione deve essere di minimo 38 mq.

Come dicevo in questo video -> Link Video <- se per Tiny house intendiamo case inferiori ai 37 metri quadri potremmo dire che anche i monolocali o piccoli appartamenti ci rientrano.

architecture-2756145_1920.jpg

Quindi qual è la differenza tra una casa di dimensioni ridotte a una Tiny House?

Un aspetto sostanziale è nella scelta di vita, nel approccio alla casa. Se penso che il mio piccolo appartamento sia una prigione, una soluzione scomoda e temporanea, vivo in un ambiente al quale sono ostile. Non vivo in un tiny house ma solo in una piccola casa.

In questa tipologia rientriamo sempre nell’edilizia standard e quindi si prendere la definizione di “abitazione” direttamente dal TESTO UNICO DELL’EDILIZIA, il DPR 380/2001:

Un'abitazione di tipo civile è una unità immobiliare appartenente a fabbricati residenziali e destinata ad uso privato.

Le abitazioni di tipo civile sono caratterizzate dall'uso di materiali e tecniche di costruzione, di rifiniture e tecnologie normalmente utilizzate nei fabbricati di tipo residenziale. Le rifiniture interne sono di buona fattura.

È composto da uno o più locali di media ampiezza, ben illuminati, che si distribuiscono all'interno. L'abitazione può estendersi in orizzontale, su uno stesso piano, o in verticale, su piani diversi.

Per queste case è sempre necessario il PERMESSO A COSTRUIRE o SCIA, anche se piccole o realizzate con prefabbricati. La stanzialità, il fatto che non siano removibili, e quindi modificano il terreno sul quale vengono posizionate, le fanno rientrare automaticamente nello standard edilizio.

Quando una CASA diventa in una TINY HOUSE?

Per capire cosa vuol dire ridimensionarci, per iniziare a comprendere meglio anche a livello burocratico cosa si intende per Tiny House e poterlo valutare come stile di vita, bisogna parlare di un altra tipologia di casa.

Le “case mobili”, conosciute soprattutto nei campeggi come case vacanze, rientrano nella categoria Opere Temporanee, per le quali si intende:

Le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee, manufatti leggeri quali prefabbricati, roulottes, camper, case mobili, imbarcazioni, utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, o depositi, magazzini e simili e destinate ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni, rientrano nell’attività edilizia libera realizzabile previa comunicazione al comune ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.P.R. 380/2001.

Sappiamo benissimo tutti, che nei villaggi vacanze e campeggi le case mobili e i bungalow non vengono rimossi, ma ovviamente si tratta di un attività turistica, perciò hanno diversi permessi. Anche se ovviamente essendo unità rimovibili non dovrebbero “in teoria” andare a modificare permanentemente il luogo nel quale vengono posizionate. Ecco perché viene concesso che vengano posizionate vicino alle spiagge o in luoghi di pregio naturalistico.

badiera_sociale_9.jpg

Ovviamente per chi, come me, ha a cuore l’ambiente e detesta gli “obbrobri “che spesso noi umani siamo capaci di creare, sarà d’accordo con il fatto che quel tipo di “case” non sono né salubri né eco-sostenibili.

Parliamo di quelle case che potremmo definire “case mobili” ma che in realtà sono molto di più delle “mobil home” che noi tutti conosciamo. Le TINY HOUSE.

Ad oggi, in Italia, non esiste una specifica normativa per le “Tiny House on wheels”, piccole case su ruote, perciò essendo omologabili o come “veicolo ricreazionale” o come “abitazione”, possiamo farle rientrare nelle opere temporanee sopra descritte.

Devono rispettare le stesse limitazioni che la legge indica per questa categoria, con tutti i limiti e i vantaggi.

Se hai percepito lo spazio, hai capito che non te ne serve in eccesso, e immagini che, in un periodo come questo, potresti spostarti con la tua casa avendo tutto privato e in sicurezza ma magari cambiando vista fuori dalla finestra. Non ti viene da sorridere?

Con una Tiny House su ruote è possibile, e puoi farlo anche qui in Italia. Certo per viverci magari dovrai renderti conto che è un nuovo stile di vita, che hai dei limiti di spazio però paradossalmente sei tendenzialmente nomade ma più libero. Libero da eccessi materiali ma ricco di esperienze.

La scelta di ridimensionarsi è un’avventura che intraprendi uscendo dalla comfort zone, per vivere secondo i tuoi valori, rispettando il pianeta. Non etichettiamo subito il nomadismo con una vita fatta solo per una specifica popolazione ormai ghettizzata e demonizzata, succube di un giudizio generalizzato.

Ora magari penserai: “Ma Giulia tu mi hai detto che c’è uno standard edilizio che fa in modo che una casa sia salubre e ben vivibile, come è possibile avere lo stesso in una casa di 20 metri quadri o meno?”

houses-businessman-man-hands-110469.jpg

Queste dimensioni fanno paura, per riuscire a percepire le dimensioni pensa che sia come vivere nella tua camera da letto, tutto è in quel ambiente. Fa paura, da sentirsi claustrofobici, ma questo succede solo perché le stanze delle nostre abitazioni sono organizzate e arredate senza sfruttare sapientemente lo spazio.

Inoltre per il giusto ricircolo dell’aria si utilizzano dei sistemi di ventilazione meccanica controllata e nelle piccole case si tende ad enfatizzare la luminosità attraverso finestre accuratamente posizionate per creare anche un contatto con l’esterno.

Per concludere credo che ridurre gli spazi non vuol dire rinchiudersi, vuol dire apprezzare la vita all’esterno, non rinunciare ai comfort di una casa, ma solo ridurne le dimensioni.

Credo che nel 2020 non possiamo ancora utilizzare degli “standard” del 1975, se avete notato, nelle nuove costruzioni le misure degli appartamenti si riducono, anche come conseguenza della richiesta del mercato e alle famiglie meno numerose.

Il problema è che queste nuove case sono ancora pensate secondo le misure “standard” e arredate con lo stesso criterio. Questo porta ad alloggi piccoli e poco funzionali, trasformando il pensiero comune che “piccolo” sia uguale a “scomodo, angusto”.

Se una piccola casa è studiata nei dettagli, e arredata con intelligenza la percezione dello spazio viene completamente stravolta e molte più persone potrebbero innamorarsi delle Tiny house.


Quindi si, le dimensioni contano… nelle case, ma molto dipende da come vengono percepite, come dice un detto “nella botte piccola c’è il vino buono”.

Se questo articolo ti è stato utile e lo hai trovato interessante, condividilo.

Vuoi ripensare intelligentemente gli ambienti della tua casa? Allora scrivimi e renderemo fantastico il tuo rifugio.

Un abbraccio… ad 1 metro di distanza!

A presto,

Giulia