Le ferie, un ricordo lontano? No! sentiti in vacanza tutto l’anno.
Settembre è un mese di transizione. Finisce l’estate, si ritorna alla quotidianità.
Nel immaginario collettivo è un mese di rinunce, si abbandonano i costumi per tornare, vestiti di tutto punto, a lavoro.
Tutti ritornano e le città si ripopolano. Il caos, il traffico, i rumori tornano alla “normalità”. Le nostre anime, cullate dal suono delle onde del mare, vengono travolte nuovamente dal frastuono della città.
Perché è così divertente organizzare un viaggio di qualche settimana, ma non riusciamo a organizzare piacevolmente il resto dell’anno?
Come mai le case delle vacanze sono sempre belle, accoglienti, confortevoli mentre la nostra casa è un luogo caotico e pieno di problemi?
Vorrei porre l’attenzione su una differenza sostanziale tra queste due situazioni:
1) La casa vacanze, arriviamo con una valigia, con solo pochi effetti personali, con quello che ci serve per quel periodo di svago. Arrivati nella camera da letto, apriamo la nostra valigia, disponiamo i nostri vestiti nel armadio. Rimane molto spazio libero, lasciamo prendere aria ai nostri vestiti tutto l’anno rimasti schiacciati nel armadio. Questo senso di leggerezza rimane con noi tutta la vacanza, non ci accorgiamo di avere meno, abbiamo il necessario e ci godiamo le esperienze che il luogo ci offre.
Poi come ogni sogno, arriva la mattina, ci svegliamo, si ritorna a casa.
2) La seconda situazione, nella nostra casa la polvere ci aspetta, come le lavatrici. Tutte le incombenze quotidiane sono lì che ci aspettano. Torniamo a svuotare la valigia ma, questa volta, cerchiamo di far entrare quei vestiti, insieme a tanti altri, nel nostro grande armadio pieno di tessuti.
L’ansia, torna a essere la nostra migliore amica.
Il pensiero dell’ufficio, diventa il nostro incubo mattutino.
Tutti i bei ricordi della vacanza restano fotografie, sul cellulare, da riguardare con nostalgia.
Perché non si può sentirsi in vacanza in casa propria??
Ho una mia teoria, ho scoperto una filosofia di vita che permette di sentirsi leggeri come in vacanza, tutto l’anno.
Parlo del MINIMALISMO, il decluttering, il “less is more”. Questi termini iniziano a farsi spazio nel immaginario collettivo, ma non sempre se ne comprende il giusto significato.
Con l’esempio ho voluto enfatizzare una sensazione di benessere, derivante da due situazioni diametralmente opposte, che ognuno di noi prova ogni anno.
È un’esperienza che chiunque ha vissuto, eppure non ci soffermiamo mai a porci delle domande a riguardo.
Perché in vacanza mi sento così felice, mentre nella quotidianità mi sento oppresso?
Mi direte: - “Perché in vacanza stacco il cervello, mi rilasso al 100% e lascio scivolare via tutte le preoccupazioni, insomma sono in ferie e sono felice di stare con la mia famiglia/o con gli amici!”
Bene, ragionamento logico è giustissimo. Con i proprio familiari o amici non ci si può vedere anche tutto l’anno? Cos’è che cambia? Le preoccupazioni. Lo stress.
Escludendo le ansie derivanti dal proprio lavoro, ho parlato in un altro articolo dell’importanza di scegliere e fare il lavoro che ci piace.
Un aspetto rilevante della vita quotidiana è la casa in cui viviamo. La CASA dovrebbe essere il nostro RIFUGIO, il luogo in cui potersi rilassare dopo una giornata faticosa. Come per gli uccelli il nido è un luogo sicuro, caldo e rassicurante. Questa è la percezione della “casa” nel mondo animale.
Noi infondo siamo animali, abbiamo bisogno di quel luogo sicuro dove tornare, abbiamo bisogno dei nostri cari, dell’affetto.
Però ci ricordiamo di vivere appieno la famiglia sono in quelle due/tre settimane nelle quali il nostro nido diventa un luogo diverso e temporaneo.
Siamo diventati un bel controsenso, cerchiamo la felicità ma abbiamo paura di ottenerla. Vogliamo essere noi stessi, decidere autonomamente chi siamo, ma veniamo costantemente condizionati dalla società. Finendo per fare una vita che in realtà non fa per noi.
Viviamo nel terrore, nel ansia perenne di “arrivare a fine mese”, però continuiamo a volere quel nuovo cellulare, computer, vestito, scarpe… etc etc.
Ecco perché vi voglio parlare del MINIMALISMO. Il pensiero comune è che vivere minimalista sia uguale a non avere niente, una casa triste e vuota.
No! non è così. Ho elaborato un sunto di questa tendenza, adattandola un po’ a noi italiani.
Non vi consiglio di vivere in case da copertina, bianche pulitissime e senza nulla fuori posto. A meno che non sia quello il vostro sogno. Vi sprono a vivere in case essenziali per voi. Che non vuol dire vuote, o impersonali.
Ho proposto qualche spunto di riflessione nel mio contenuto gratuito “MINDSET TINY” nel quale spiego come porsi le domande necessarie ad un cambio di rotta.
Come sfidare se stessi, porsi delle domande, provare realmente a modificare preconcetti fissati in noi da altri: i nostri genitori, la scuola, la società.
Spiego che la tua casa è il tuo riflesso. Perciò se tornato dalle vacanze, sei nostalgico e non aspetti altro che la prossima vacanza, la tua casa ti sembrerà solo un ostacolo, un luogo vuoto, un’abitudine.
Perciò come possiamo sentirci in vacanza tutto l’anno?
Un unico consiglio: CAMBIA QUALCOSA.
Non serve comprare qualcosa di nuovo, anzi NON DEVI COMPRARE NULLA.
Nei weekend, la sera sdraiato sul divano, osserva la tua casa. Quegli spazi sempre uguali, quei mobili che hai paura di aprire perché non sai se riuscirai a richiuderli.
C’è una, piccola e semplice, azione che potresti fare per concederti quel lusso. Quel qualcosa di diverso che ti dia la sensazione del relax della vacanza.
Hai presente i bicchieri, per meglio dire i calici, del “servizio buono”, che tieni in vetrina per un evento speciale che non arriva mai? USALI.
Concediti un bel bicchiere di vino nel calice di cristallo della nonna. Metti una musica rilassante, adagiati sul letto o sul divano, e goditi ogni sorso di vino, ad occhi chiusi. Respira, assapora… e rilassati.
Lascia che la tua mente vaghi verso mete lontane: in riva al mare, davanti ad una montagna innevata. Lascia che la tua mente si allontani dalla città e abbandonati. Sei al sicuro, sei a casa.
Quando il vino nel bicchiere sarà finito tornerai alla realtà.
Avrai dimostrato a te stesso che anche in casa si può essere in vacanza.
Quando quel bicchiere tornerà nella vetrinetta, ti fermerai ad osservarlo, non più come un oggetto intoccabile. Sarà inciso in te il ricordo di un momento piacevole.
Trasformerai così un piccolo oggetto della tua casa in un momento di svago.
Ti consiglio, per iniziare ad apprezzare davvero la tua casa, di provare a liberarti di qualcosa che non usi più.
Lascia andare, liberati dal superfluo.
Piccoli passi per capire cosa realmente ti far star bene.
Accogli la sensazione di benessere, anche quando sei in casa, non solo in vacanza…
Se questo articolo ti è piaciuto, pensi di provare a cambiare qualcosa nel tuo quotidiano, fammelo sapere con un commento.