Com’è il bagno nella Tiny House?
Analizziamo nel dettaglio una stanza, a parer mio, fondamentale: il BAGNO!
Sono Giulia Fasoli, architetto specializzata in Tiny House, in questo articolo scoprirai alcuni “dettagli tecnico-pratici” per un piccolo bagno sostenibile, anche in una casa su ruote.
Nelle Tiny Houses gli ambienti sono più piccoli delle abitazioni standard, ma devono essere comunque confortevoli e completi.
Il progetto è fondamentale, se nelle abitazioni rispettare le distanze tra i sanitari perché siano usufruibili al meglio è relativamente semplice, nelle mini case farlo è decisamente più complesso.
Case trasportabili richiedono soluzioni “trasportabili”.
Non basta installare sanitari standard e qualche piastrella per creare un “tiny bagno” funzionale e pratico. Per questo ho deciso di parlare di diverse opzioni in commercio e analizzarle una ad una.
“Dov’è il cesso? “
Questa frase risuonava nell’aula di Progettazione 1, il mio primo anno alla facoltà di architettura a RomaTre, primo esame con un vero progetto architettonico.
Il professore, un importante e conosciuto architetto, usava questo termine, non in maniera negativa anzi come possiamo ricordare: “Quando cominciò a diffondersi l'uso di un vaso sanitario in casa (di solito all'esterno, al termine di un ballatoio), il locale che lo conteneva era correntemente definito cesso, termine poi diventato desueto per la tendenza a ricercare costantemente eufemismi.”
È dal lì che capii l’importanza del “cesso” in un’abitazione. Almeno a 3 elementi. Noi siamo abituati al bidet, ma nel caso di piccoli spazi bisogna adattarsi al minimo indispensabile come in origine…
A volte durante le lezioni segnavo, tipo i carcerati, ogni volta che il professore nominava il bagno con questo appellativo, credo di aver già raccontato agli amici questo aneddoto tantissime volte, mi sembrava divertente iniziare proprio così questo testo.
Torniamo al “tiny”, approfondendo questa tipologia di casa ho scoperto che c’erano progetti di “tiny house” senza bagni, o come spesso succede in dei furgoni camperizzati al massimo c’è solo una toilette portatile ma niente doccia.
Ora, io capisco l’essere spartani e adattarsi ad andare nei campeggi o usare le palestre, ma seriamente come possiamo definire “CASA” un luogo senza bagno completo?!
Sarà che da donna o semplicemente che ritengo certe comodità indispensabili o forse chiamiamolo solo buonsenso, visti anche i recenti sviluppi mondiali direi che un BAGNO PRIVATO è ESSENZIALE per una sana igiene e per prevenire tutti i tipi di malattie.
Quindi veniamo al punto:
Come si realizza un “TINY BAGNO” IN UNA CASA TRASPORTABILE??
Partiamo con il PROBLEMA “ACQUA”, per sopperire a questo bisogno esistono degli appositi serbatoi, come nei camper e roulotte, essendo le Tiny House una fusione tra il mondo dei caravan e l’edilizia in questo caso ci si rifà alle soluzioni trasportabili.
I serbatoi sono:
Uno per le acque chiare/bianche, ovvero il carico;
Uno per le acque grigie, scarico di lavandini e doccia;
A parte il serbatoio delle acque nere, lo scarico del wc, non sempre necessario.
Eccoci all’elemento critico il VASO SANITARIO, che ovviamente non è in ceramica con lo scarico in fogna come siamo abituati, no mi spiace, il lato oscuro della vita in libertà va tenuto da conto.
Lo so, non è un argomento romantico o poetico, ma è senza dubbio necessario sapere come risolvere questa incombenza, tutti più volte al giorno abbiamo bisogno di andare al bagno, riusciresti a vivere in una casa dove non è presente??
Io assolutamente no.
le 3 principali opzioni di wc per una Tiny House:
Chimico
Compostante
Inceneritore
Vediamoli nel dettaglio….
1) IL WC CHIMICO
Il più conosciuto, utilizzato nei veicoli ricreazionali, chiunque sia andato in campeggio almeno una volta con un camper o una roulotte, ha provato l’esperienza di questo tipo di vaso. Sono elementi di plastica, con una forma molto simile alle classiche toilette, leggermente più piccole ma ugualmente comode, soprattutto sono molto pratiche.
Se sei un neofita non pensare che sia qualcosa di strano e schifoso, non è assolutamente come i cubicoli che si usano alle feste di paese.
È la soluzione che più si avvicina al wc di casa, l’unica differenza è che lo scarico usa meno acqua (bene prezioso con i serbatoi!) e ogni tot di giorni i circa 20 litri di acque nere vanno scaricati in appositi luoghi.
Solitamente nelle aree di servizio per i camper ci sono dei locali appositi.
In questo tipo di water si può utilizzare la carta igienica senza eccedere, in commercio ci sono alcuni rotoli fatti apposta con carta che si deteriora più velocemente per evitare “intoppi”.
Per la questione “puzza” da tutti temuta ci sono dei prodotti che evitano i cattivi odori, ora in commercio ce ne sono anche di origine naturale, quindi il famoso “WC CHIMICO” non è poi così tanto chimico.
Il serbatoio di scarico può essere estratto dall’esterno o se sono wc mobili direttamente rimuovendo la parte superiore della tavoletta.
2) IL WC COMPOSTANTE
Di questa tipologia ne ho visti diversi, ammetto di non averli mai provati e che sono un po’ restia dal farlo ma ho ben chiaro di come funzionano e ci sono diversi modi di realizzarli: dal più semplice in autocostruzione, anche totalmente in legno, ai vasi già pronti che si trovano in commercio, solitamente in plastica.
È senza dubbio una scelta molto ecologica che riduce il consumo dell’acqua a zero, conosciuti anche come water a secco. Bisogna ricordarsi però che c’è un lavoro importante nel momento dello “smaltimento” dei rifiuti.
In cosa consiste un “wc compostante”??
Si ha una tazza come in un qualunque bagno, due serbatoi separati per liquidi e solidi, un camino per l’aria (solitamente) ed eventuali altri canali di aerazione, un recipiente con segatura o simili per il compostaggio del solido. Questo per l’elemento da inserire nella stanza da bagno.
In più ovviamente è necessario avere all’esterno un sistema per il COMPOST che non andrò a spiegare nello specifico perché non di mia competenza, non vorrei dire cialtronerie, sicuramente chi è interessato a questa tipologia di WC avrà studiato meglio l’argomento e trovato diverse soluzioni, ce ne sono veramente tante e dipendono da come si usa la casa.
Tendenzialmente credo sia una soluzione indicata per chi muove poco o per niente la Tiny House e non dispone di un allaccio in fogna.
Questa è senza dubbio la soluzione per chi vive in luoghi nella natura lontani dalla rete pubblica.
Pensiamo all’Alaska dove le latrine esterne alle abitazioni sono ancora utilizzate, ovviamente il wc compostante non è come avere un buco e un secchio!
Ho visto soluzioni in commercio che si avvicinano molto all’aspetto del classico vaso sanitario, semplicemente ha due diversi contenitori di scarico e un tubo per l’aria.
Perciò è una soluzione valutabile. I serbatoi da svuotare si prendono sempre dall’interno del bagno e vanno portati fuori.
3) IL WC INCENERITORE
Questa soluzione mi ha sempre incuriosito e ne ho visti diversi in produzione, in questo caso bisogna affidarsi a vasi sanitari prodotti per essere sicuri di non mandare a fuoco la Tiny House.
Mi raccomando, non giocare al piccolo chimico-ingegnere! Non è da realizza in autocostruzione, evitiamo rischi
I wc hanno un aspetto molto simile al vaso sanitario standard, a volte sono metallici o lo sono all’interno e all’esterno hanno della plastica bianca come negli altri due casi.
Come funziona?
Ogni volta che si usa il wc va messo un sacchetto di carta che “contiene” gli scarti, questo poi finisce in una piccola cella e viene bruciato, il vantaggio è senza dubbio il fatto di avere come scarto solo della cenere, che ovviamente andrà svuotata meno volte dei liquidi.
Uno svantaggio è che si azionano con l’elettricità o funzionano a gas quindi c’è bisogno di una bombola apposita, e c’è sempre un camino di aerazione.
Svuotare il serbatoio è semplice e non c’è rischio di sporcarsi essendo solo cenere, anzi un concime a costo zero.
Le varianti a queste tre opzioni ci sono, più semplici o più complesse, ma come ho detto all’inizio ho parlato delle più conosciute ed usate.
Il bagno non è solo il luogo per espletare i nostri bisogni fisiologici, è quella stanza adibita al relax, l’ambiente più intimo della casa, per questo è importante non trascurarne la progettazione.
Perciò ci tengo che anche se di piccole dimensioni possa essere una “oasi di pace”, dove rigenerarsi.
Non voglio parlare della parte tecnica nella disposizione degli spazi, alla fine quello è il mio mestiere.
Ti basti sapere che in base alla scelta del wc e delle tue esigenze si può creare un BAGNO SPA anche IN UNA TINY HOUSE!
Certo l’uso consapevole dell’acqua senza sprechi è imprescindibile, vivere in una Tiny House o anche in un camper, ci insegna quanto l’acqua sia un bene prezioso, ci educa ad un uso responsabile.
Con i secoli e l’introduzione dell’acqua corrente ci siamo adagiati e abbiamo iniziato a dare per scontato questo bene. Eppure ci insegnano fin da bambini che l’acqua è un bene limitato, perciò se si decide di semplificare la propria vita, di ridimensionarsi e vivere tiny è indispensabile avere il giusto mindset.
Se non sai di cosa parlo forse dovresti scaricare l’EBOOK GRATUITO “MINDSET TINY” ed iniziare a cambiare l’approccio con quello che hai e con la tua casa.
Se mi segui già da un po’ spero hai apprezzato questo articolo, se ora vuoi realizzare la TINY HOUSE DEI SOGNI, non devi far altro che scrivermi
Sei un “curioso di tiny house” e finalmente qualcuno si è deciso a parlare di questi dettagli “oscuri” e sei contento di aver scoperto ben 3 opzioni diverse per i wc nelle mini case. Allora condividi questo articolo e lasciami un commento.
Per domande o curiosità ti posso rispondere sia nei commenti che per email.
Al prossimo contenuto “tiny”!
Con affetto,
Giulia